Questa è la storia d'amore tra l'uomo bomba e la donna cannone.
Lui era l'uomo bomba, lei la donna cannone.
Si innamorarono a prima vista. Lei usciva da un circo, lui da una facoltà di teologia. Lei era capace di far ballare i suoi duecento chili su un cavallo bianco, lui era capace di dimostrare l'esistenza di dio.
I due classici fenomeni da baraccone...
Quando la donna cannone si spogliò e si stese sul letto, il suo corpo pareva una nuvola e il suo immenso vestito azzurro con stelle d'oro copriva tutto il pavimento. Lui camminava piano, per paura di calpestare tutte quelle stelle.
"Ma tu non ti spogli?"; chiese la donna cannone...
L'uomo bomba cominciò a spogliarsi molto lentamente, per paura che i fili dell'innesco si impigliassero nella cerniera lampo.
Aveva vergogna e aveva paura.
Aveva vergogna del suo corpo magro e della sua verginità di studente; e aveva paura … del giudizio di dio.
"Dovevo scoppiare alle 7 e mezza davanti al supermercato per la gloria di dio. E adesso come potrò giustificarmi?" Lei, non rispose. Chiuse gli occhi e aprì le gambe...
Lui vide che tra le gambe della donna cannone c'era una lunga ferita, senza sangue pero'.
Allora chiese "dov'e' il sangue?","non c'e!"
"Ma ti fa male?"," ma no!"
"E' un taglio pazzesco, chi te l'ha fatto?? ci sono state rivendicazioni??"," ma nooo, è sempore stata li, via..."
Lei fece una voce rauca, equivoca, un po' annoiata.
L'uomo bomba inizio'a staccare tutto lo scotch che manteneva i candelotti al corpo e per superare l'imbarazzo gliene mostrò uno.
"Hai visto com'e' grosso?", "ne ho visti piu' grossi."
L'uomo bomba rimase quasi nudo vicino al letto. Con i candelotti vicino al comodino disse "donna cannone...posso tenere le mutande?", "mah no,bisogna levarle dai!"
"E se ci vede dio??" "Meglio,ci vedra' nudi."
"Nudi?? Ma è peccato" disse lui.
"E' peccato", disse il ragazzo."E' peccato" penso'. "E' peccato!" sentendo un'erezione. "E' peccato" disse mentre si arrampicava su di lei... "E' peccato", sentendo un piacere, che forse veniva dal cielo...
Lei, magnifica, lo prese, e lo teneva come il mare fa con una barchetta. Lui, imparava a stare a galla, dondolando zitto e intento.
E che silenzio.a parte il respiro, che silenzio.
I sei candelotti di tritolo furono ritrovati da una donna delle pulizie.
"Che perversi!" penso', li buttò nella spazzatura, poi chiuse la porta della stanza.
Sul pavimento, in un angolo buio, rimase una stella che si era staccata dal vestito.
Un'ora dopo, due isolati piu' in la, come ogni sera, ricominciava il circo...
Antonio Albanese
mercoledì 14 gennaio 2009
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